Negli anni venti, studente a Pisa, Mario Incisa della Rocchetta sognava di creare un vino di razza. Il suo ideale, come per l'aristocrazia dell'epoca, era il Bordeaux.
Sperimentò alcuni vitigni francesi e concluse che il Cabernet aveva "il bouquet che ricercavo".
Nessuno aveva mai pensato di fare un vino "bordolese" in Maremma, una zona sconosciuta sotto il punto di vista vinicolo.
Dal 1948 al 1967, il Sassicaia rimase dominio strettamente privato, e fu bevuto solo nella Tenuta.
L'annata del 1968 fu la prima ad essere messa sul mercato, con un'accoglienza degna di un Premier Cru Bordolese.

Dal sito web ufficiale www.tenutasanguido.com

Rosso rubino fitto e impenetrabile con riflessi granato, ha un olfatto ricchissimo, dalla frutta alle spezie: profuma di cassis, legno di cedro e alloro, cacao, tabacco, cannella e mentuccia che introducono note marine e resine balsamiche. Assaggio solido, consistente, mostra un tannino perfetto, coadiuvato da una freschezza che nonostante la complessità gustativa, invita alla successiva beva. Finale ampio e appagante.